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Passerella Valle dei Templi Agrigento

Un’opera scultorea consistente in una passerella pedonale in acciaio CorTen, che collega l’area del Tempio di Zeus con l’area del Tempio di Eracle, attraversando la strada statale 118, con l’obiettivo di creare un elemento che si integri col contesto e che instauri un dialogo con la natura e le rovine archeologiche, rispettando le esigenze funzionali e paesaggistiche del luogo. La passerella ha sezione alveolare (multi-cassone) di larghezza pari a 1880mm, altezza di 425mm rastremante verso gli appoggi, con flange superiori e inferiori. La luce netta della passerella è di 20000mm, cui si aggiungono gli elementi terminali che saranno saldati in situ con inclinazione variabile per tenere conto della pendenza. Il collegamento terminale è garantito da giunti elastomerici.
La barriera di protezione principale della passerella pedonale è costituita da barre 12x70mm, con altezza totale variabile tra 1540-2805mm e con spaziatura variabile tra 50-100mm, collegate mediante un sistema di supporti. Il gioco di pieni e vuoti ottenuto grazie alla modulazione delle barre, fa vibrare la luce, filtrandola, smaterializzando i volumi e facendo apparire gli oggetti al di fuori del suo contorno, ottenendo così un effetto di trasparenza che mitiga la presenza della passerella all’interno del contesto paesaggistico.

Sala Esposizioni Museo Mediterraneo Livorno

Sala esposizioni temporanee dalla caratteristica forma “a conchiglia” realizzata in acciaio, alluminio e vetro. Composta da sei grandi tralicci a “tutta luce”, collegati trasversalmente da elementi ondulati a “T” e sostenuti da colonne realizzate in doppio tubolare. Copertura in vetrocamera temperato basso emissivo. Pareti in vetro stratificato basso emissivo.

Valorizzazione Area Archeologica Piazza Italia

L’area d’intervento risulta di particolare rilevanza sia perché è la piazza più importante della città di Reggio Calabria, sia per il ritrovamento di resti murari che risalgono dall’epoca greca a quella contemporanea, fornendo la testimonianza delle stratificazioni della città fino al periodo ante terremoto (1908). La copertura degli scavi ha comportato lo studio di una struttura particolarmente flessibile, poco invasiva. La scelta di rendere visitabile gli scavi ha comportato lo studio di un pacchetto solaio molto contenuto ottenuto dalla rotazione della maglia strutturale che ha ridotto notevolmente le luci permettendo di ridurre lo spessore del solaio da 120 cm. a 60 cm. ed evitato qualunque punto d’appoggio all’interno dell’area di scavo. La struttura principale fonda su quattro punti posti ai vertici di un quadrato, la cui posizione è stata concordata con la soprintendenza ai beni archeologici. tenendo conto dei resti murari antichi evitandone la sovrapposizione o peggio la demolizione. Anche l’integrazione della piazza “nuova” con quella esistente ha richiesto particolare attenzione. Due lucernai di arredo urbano con la funzione di seduta, consentono la visione di alcune porzioni di scavo (le più interessanti) anche ai diversamente abili, dal momento che l’ingresso agli scavi, è garantito da una scala in vetro. Alla fine della scala una passerella in vetro, sospesa alla struttura soprastante, evita l’appoggio sui reperti esistenti.

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